Memorie di una vita offesa

Questa mattina, martedì 14 febbraio 2023, nel Teatro della nostra scuola, per completare il percorso di riflessione sulle persecuzioni avvenute durante la Seconda guerra mondiale, già approfondito con la visione per tutte le classi di un film su Anna Frank (presso il cinema Troisi) e, per le terze, con la visita al Binario 21 di Milano, è venuta a parlarci la signora Maria Bertazzoni.
Insieme a lei c’erano la figlia e il nipote Simone, che frequenta la 3C nella nostra scuola. Nel suo discorso, al quale ha assistito tutta la scuola secondaria, la signora Maria ha parlato della sua esperienza da bambina di otto anni.
Suo padre, un insegnante di una scuola privata, un antifascista convinto, era stato rapito nella notte tra il 14 e il 15 gennaio 1944. Era stato rinchiuso dai fascisti prima in una loro sede, poi nel carcere di San Vittore. Sarebbe stato rilasciato un mese dopo, ma nella notte del quinto giorno di libertà venne di nuovo arrestato per essere deportato in un campo di concentramento, dove a febbraio sarebbe morto.
A conclusione della toccante testimonianza i rappresentanti di classe della 3 C hanno ringraziato la signora Maria con un discorso e con l’esecuzione canora di una parte del “Va’ Pensiero” di Giuseppe Verdi.
È stata un’esperienza interessante e commovente, tutti i ragazzi sono tornati in classe con un messaggio:
bisogna ricordare ciò che è avvenuto. Come ha affermato Liliana Segre: “L’indifferenza è più colpevole della violenza stessa”.

di Lorenzo Niro

Questa è la lettera scritta dai ragazzi di terza C e letta dai due rappresentanti di classe a nome di tutti gli alunni della Scuola Secondaria:

Noi rappresentanti della classe terza C abbiamo pensato di dedicarvi, a nome della scuola secondaria, un capolavoro della musica italiana, il “Va’ Pensiero di Giuseppe Verdi, per ringraziarvi della vostra testimonianza. Per selezionare il brano ci siamo ispirati ai ringraziamenti fatti a Liliana Segre in occasione della “Giornata della memoria” di quest’anno.

Ecco il canto “Va’ Pensiero”, eseguito da Pietro Corallo

Dobbiamo imparare dal passato. Lo dobbiamo a ciascuna vittima, ciascun sopravvissuto e a ciascuna di quelle persone di qualsiasi nazionalità che si sono opposte al massacro per salvare persone, senza rimanere nell’indifferenza, e rischiando costantemente la propria vita. Anche grazie a Lei adesso sappiamo dove possono portare l’odio e la narrativa dell’odio se molte persone scrollano le spalle, e abbiamo capito che sta a noi seguire l’esempio di chi si è opposto alla Shoah, per evitare che un tale disastro, l’abisso dell’umanità, possa aver luogo nuovamente.
La memoria ha la sua lingua, la sua testura, la sua segreta melodia, la sua archeologia, e le sue limitazioni. Essa può anche essere rubata, ferita e svergognata. Ma sta a noi salvarla per impedire che venga svenduta, banalizzata, resa sterile. Ricordare significa soprattutto prestare una dimensione etica a tutti gli sforzi e a tutte le aspirazioni.
Liliana Segre ha affermato:

“L’indifferenza racchiude la chiave per comprendere la ragione del male, perché quando credi che una cosa non ti tocchi, non ti riguardi, allora non c’è limite all’orrore. L’indifferente è complice. Complice dei misfatti peggiori”.

UN GRAZIE DI CUORE DA TUTTI NOI!