Dopo il divertente spettacolo di giocoleria di Claro, papà di Emanuele Compagni di 3^C, che da anni dedica la sua ironia e il suo talento nella clownerie ai nostri alunni, il Prof. Giorgio ha diretto il coro dei ragazzi che ha magistralmente cantato “Si può dare di più”.
In seguito la direttrice Suor Viriginia ha distribuito a tutti un oggetto molto speciale: si tratta di una matita.
Ma non è una matita qualunque. Infatti dopo averla usata e “consumata” per scrivere o disegnare potrà essere piantata e dare frutto, se accudita con cura. Un simbolo di quanto la nostra creatività possa essere rigogliosa, e, se piantata in un terreno fertile e fatta crescere con amore, possa dare frutto portando a nuova vita! Infatti, “Se pianti nasce, se curi cresce”!
Vi proponiamo di seguito il bellissimo racconto di Paolo Coelho con cui Suor Virginia ha accompagnato questo dono per i nostri ragazzi:
“Il bambino guardava la nonna che stava scrivendo una lettera. Ad un certo punto, le domandò: “Stai scrivendo una storia che è capitata a noi? E che magari parla di me”.
La nonna interruppe la scrittura, sorrise e disse al nipote: “È vero, sto scrivendo qualcosa di te. Tuttavia, più importante delle parole è la matita con la quale scrivo. Vorrei che la usassi tu, quando sarai cresciuto”.
Incuriosito il bimbo guardò la matita senza trovarvi alcunché di speciale.
“Ma è uguale a tutte le altre matite che ho visto nella mia vita!”.
“Dipende tutto dal modo in cui guardi le cose. Questa matita possiede cinque qualità: se riuscirai a trasporle nell’esistenza, sarai sempre una persona in pace con il mondo.
Prima qualità: puoi fare grandi cose, ma non devi mai dimenticare che esiste una mano che guida i tuoi passi. “Dio”: ecco come chiamiamo questa mano! Egli deve condurti sempre verso la sua volontà.
Seconda qualità: di tanto in tanto, devo interrompere la scrittura e usare il temperino. È un’azione che provoca una certa sofferenza alla matita ma, alla fine, essa risulta più appuntita. Ecco perché devi imparare a sopportare alcuni dolori: ti faranno diventare un uomo migliore.
Terza qualità: il tratto della matita ci permette di usare una gomma per cancellare ciò che è sbagliato. Correggere è un’azione o un comportamento non è necessariamente qualcosa di negativo: anzi, è importante per riuscire a mantenere la retta via della giustizia.
Quarta qualità: ciò che è realmente importante nella matita non è il legno o la sua forma esteriore, bensì la grafite della mina racchiusa in essa. Dunque, presta sempre attenzione a quello che accade dentro di te.
Ecco la quinta qualità della matita: essa lascia sempre un segno. Allo stesso modo, tutto ciò che farai nella vita lascerà una traccia: di conseguenza, impegnati per avere piena coscienza di ogni tua azione”.
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