E per concludere la mattinata, tutti in classe a vedere il cortometraggio “L’uomo che piantava gli alberi” (GUARDA IL VIDEO)
Tratto dal romanzo breve di Jean Giono del 1953, racconta l’incontro tra il narratore e il pastore Elzéard Bouffier che vive in un remoto paesino della Provenza. Cinquantenne e vedovo sogna di migliorare la valle ormai disabitata piantando cento ghiande al giorno. Dopo anni di lontananza a causa della guerra il narratore fa ritorno nella valle: il pastore è diventato apicoltore e le ghiande hanno generato alberi. Dal lavoro quotidiano e costante dell’anziano nasce nuova vita che porta anche un’attenzione rinnovata sull’intera area.
Una fiaba contemporanea, ancora attuale per capire l’importanza dell’impegno quotidiano e la potenza dei progetti, per quanto all’inizio possano apparire modesti e di poco conto. Anche i più grandi risultati iniziano da un piccolo seme.
Così si conclude il racconto: “Quando penso che un uomo solo, ridotto alle proprie semplici risorse fisiche e morali, è bastato a far uscire dal deserto quel paese di Canaan, trovo che, malgrado tutto, la condizione umana sia ammirevole. Ma, se metto in conto quanto c’è voluto i costanza nella grandezza d’animo e d’accanimento nella generosità per ottenere questo risultato, l’anima mi si riempie d’un enorme rispetto per quel vecchio contadino senza cultura che ha saputo portare a buon fine un’opera degna di Dio.”
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