Ecco i ragazzi di terza media impegnati in biblioteca nell’incontro con i volontari di “Casa Pace”.
Divisi in gruppi si sono messi nei panni di uomini e donne che per motivazioni diverse hanno lasciato l’Eritrea, l’Irak, la Siria, l’Algeria e il Camerun alla volta dell’Europa.
Partire significa andare incontro ad incertezze e imprevisti, ma le motivazioni che portano ad abbandonare il proprio paese sono urgenti. I ragazzi hanno simulato e vissuto, attraverso giochi e prove, l’odissea che quotidianamente viene affrontata da migliaia di persone, tra difficoltà, soprusi e violenze.
Alla fine del gioco i ragazzi hanno fatto emergere le proprie emozioni: a prevalere sono la rabbia, la delusione, la frustrazione dovuta ai continui soprusi, ma c’è anche la determinazione a continuare per portare a termine la lunga traversata.
Il viaggio per raggiungere la propria destinazione nella speranza di un futuro migliore sembra un vero miraggio: rendersene conto è il primo passo per aprirsi all’accoglienza!
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