Oggi è il Giorno della Memoria, in cui si commemorano le vittime dell’Olocausto.
Abbiamo scelto di condividere con voi i testi di due poesie che sono state lette durante il buongiorno di ieri in salone ai nostri ragazzi, due poesie che fanno riflettere sull’insensatezza della guerra e sulla centralità dei rapporti umani, anche nelle peggiori tragedie.
La guerra che verrà di Bertolt Brecht
La guerra che verrà
non è la prima. Prima
ci sono state altre guerre.
Alla fine dell’ultima
c’erano vincitori e vinti.
Fra i vinti la povera gente
faceva la fame. Fra i vincitori
faceva la fame la povera gente
egualmente.
Vietnam di Wislawa Szymborska
Donna, come ti chiami? – Non lo so.
Quando sei nata, da dove vieni? – Non lo so.
Perchè ti sei scavata una tana sottoterra? – Non lo so.
Da quando ti nascondi qui? – Non lo so.
Perchè mi hai morso la mano? – Non lo so.
Sai che non ti faremo del male? – Non lo so.
Da che parte stai? – Non lo so.
Ora c’è la guerra, devi scegliere. – Non lo so.
Il tuo villaggio esiste ancora? – Non lo so.
Questi sono i tuoi figli? – Si.
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